Accanto ai capolavori che abbiamo letto e studiato a scuola, esistono anche altri libri. Libri che, dopo una vita più o meno effimera, spariscono dalla circolazione senza riaffiorare più. È a loro, e alla loro sorte ineffabile, che Andrea Kerbaker ha pensato scrivendo “La vita segreta dei libri fantasma”, un viaggio bibliografico di poco meno di duecento pagine pubblicato di recente da Salani (pp. 156, euro 16).

Nella nuova puntata di “Incipit“, Kerbaker racconta la storia di molti di questi volumi, di cui è ormai a caccia da quasi mezzo secolo e che da qualche anno sono ospitati nella sua “Kasa dei libri” di Milano. Ricostruisce il battesimo narrativo di Georges Simenon,  rievoca la nascita di certi racconti di Ignazio Silone pubblicati prima in francese e ripescati solo decenni dopo in italiano, riferisce le incredibili disavventure postume di Mark Twain. Ricordandoci che, a dispetto di certi pregiudizi un po’ pigri, i libri sono vivi perché sono impastati con le nostre vite.